Liliana Resinovich, l’amico speciale Claudio Sterpin: “Ci vedevamo in una cantina, lei aveva le chiavi”
È il nuovo colpo di scena sulla vicenda della 63enne scomparsa un anno fa a Trieste e trovata cadavere.
“Anziché andare al bar a bere un caffè ci nascondevamo lì”. In particolare si tratterebbe di una cantina e di una soffitta, due posti concessi da alcuni loro amici di cui Liliana aveva le chiavi.
“Li abbiamo usati per un paio di mesi durante i primi mesi del 2021” spiega Sterpin che oltre a confermare la relazione tra lui e la donna ha anche parlato di un codice che utilizzavano per comunicare tra di loro senza essere scoperti. (continua) ↓
Claudio in uno di quei luoghi segreti si è recato anche dopo la scomparsa della donna. “Ci sono andato per cercarla, ma poi ho capito che era inutile farlo” ha detto.
Nel frattempo Sterpin è stato sentito in questura in merito alla querela sporta nei confronti di Visintin e del suo avvocato Paolo Bevilacqua per le parole, ritenute diffamanti, pronunciate nel corso di Quarto Grado: “Mi hanno dato del matto, a me del matto non lo dà nessuno” dice l’uomo.