E’ definito “Pane degli Angeli” il prelibatissimo formaggio calabrese dal sapore unico.

Consumato appena fatto, anche caldo. La pasta è umida, morbida e prelibata.

La felciata (nel dialetto locale “filicèta”) è un formaggio tipico calabrese, originario del comprensorio di Morano Calabro(Cs), dalle origini remote e strettamente legato alle tradizioni della pastorizia locale.

Prende il nome dalle felci, piante nelle quali viene avvolta e dalle quali assorbe il particolare aroma.

Questo prelibato formaggio, fresco e tenero, con superficie liscia, è stato sempre presente sulle tavole dei contadini e delle famiglie nobili del luogo, tanto che si era soliti definirlo col nome di “Pane degli Angeli”.

Si racconta, inoltre, che gli artigiani del legno usavano barattare con i pastori locali un caratteristico secchiello fatto con legno di gelso (specifico per la felciata) in cambio del gustosissimo formaggio.

MODALITA’ DI PRODUZIONE.

Il latte caprino proveniente da animali allevati rigorosamente al pascolo ed addizionato con una piccolissima percentuale di latte ovino, è filtrato con le felci e poi riscaldato nelle apposite caldaie di rame ad una temperatura di circa 34° C .
Quindi, si aggiunge il caglio aziendale di capretto o agnello.
Nell’attesa della completa coagulazione, si provvede a sistemare i rametti migliori delle felci scegliendo quelli di una certa consistenza dalla parte apicale della pianta.
Dopo 30-45 minuti si procede alla raccolta della cagliata con la cocchiera (attrezzo tipico di legno d’acero) ed al suo trasferimento in secchielli di legno di gelso specifici per la felciata, avendo cura di formare strati omogenei di cagliata e di felci.
Attualmente si usano anche contenitori di vetro, di ceramica o di terracotta.

ABBINAMENTI.

È un prodotto piacevolmente fresco, si consuma in purezza o con miele di acacia.

Si accompagna a frutta secca, ma è ottimo anche condito con olio extra vergine di oliva.

Predilige un vino bianco, secco e leggero.

 

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