Pensava di essere riuscito a fuggire da tutto il male che aveva commesso nella vita e di essersi ritagliato un’oasi di pace e anonimato per trascorrere in pace gli ultimi anni della sua esistenza lontano dai luoghi dove tutti lo conoscevano per quello che era: un ex prete pedofilo che si era macchiato di decine di abusi sessuali su bambini.
Si sbagliava: il mese scorso il suo nome è apparso tra quelli di 188 preti accusati di abusi sessuali, in un elenco pubblicato dalle cinque diocesi del New Jersey. (continua) ↓
E sabato, alle 9.30 del mattino prima di essere arrestato, qualcuno è andato nella sua casa di Henderson, in Nevada, lo ha ucciso sparandogli al collo ed è fuggito lasciandolo in una pozza di sangue.
La polizia, che sta indagando sull’omicidio, non ha comunicato molti dettagli sulla vicenda, ma ovviamente è difficile non pensare a un movente legato al suo passato di pedofilo: una vendetta, o comunque una “punizione”, per il male che aveva fatto.
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