In Calabria l’affascinante borgo dei ruderi: uno dei più misteriosi e unici d’Italia.

Esiste un luogo, in Aspromonte, dove il tempo sembra essersi fermato, dove tutto appare sospeso in un limbo.

Ad Africo vecchio(Rc), nel cuore dell’Aspromonte in Calabria, ci si arriva oggi solo a piedi. Di quelle case antiche fatte in pietra, sono rimasti solo dei ruderi che si fondono con la vegetazione.

Il borgo è collocato in una zona altamente suggestiva, nel silenzio che regna sovrano tra i vicoli in pietra.

Già raggiungerlo non è affatto semplice con gli ultimi 5-6 km di strada che, in realtà, è poco più di una mulattiera e con l’abitato più vicino, Bova Superiore, distante circa 15 km.

Abbandonato definitivamente dopo l’alluvione del 1951, Africo vecchio è oggi un paese fantasma immerso nella vegetazione.

Eppure nonostante la lontananza e il percorso impervio, è un luogo molto amato dagli escursionisti e appassionati di trekking.

Ancora oggi, sembra di vedere le massaie, i contadini a lavoro e di sentire le voci dei bambini tra le viuzze.

 

IL piccolo Borgo fantasma di Africo vecchio

Tra gli edifici degni di nota, la Chiesa di San Leo, di origine bizantina, ad un’unica navata, con abside semicircolare e campagnile, due campane in bronzo e una cupola con la statua marmorea di San Leo.

Un borgo che tutt’oggi risulta tra i più misteriosi d’Italia. ↓

 

 

 

 

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