Per via della siccità che ha caratterizzato il periodo, le acque si sono ritirate con la conseguente emersione di aree sommerse.
E’ bastato questo per avvalorare una tesi sostenuta da tempo da studiosi e archeologi, circa l’importanza del comprensorio montano della Sila Grande, sia per la conoscenza del patrimonio “paleo-archeologico” che per le dinamiche insediative che hanno interessato la zona, dalla Preistoria all’Alto Medioevo.
Dei risultati di questi rinvenimenti si è discusso in una conferenza al Centro visite “Cupone” di Camigliatello Silano.
“I risultati di questa eccezionale e straordinaria scoperta – ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio – sono importantissimi perché fanno emergere la ricchezza complessiva del nostro territorio.
Su di essa continueremo ad investire per sostenerla e per andare oltre”.
Fonte: Ansa
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