Ecco il calabrese che ha conquistato l’Olanda. Il suo fatturato cresce sempre più.(Foto)
Soppressata silana, suino nero calabrese, capocollo. E ancora pecorino, ricotta secca, ‘nduja.
Sono alcuni dei prodotti che si vendono nella bottega di Luigi Pucciano, ex restauratore, 39 anni di Acri(Cs).
Si chiama Terre Lente e si trova nella zona centrale di Amsterdam, appena fuori dal centro turistico.
Com’è nata l’idea?
«Vivo all’estero da molti anni, ho abitato in Germania e a Vienna, mi è sempre piaciuto invitare gli amici a casa e far loro assaggiare i prodotti della mia terra.
Quando portavo gli amici stranieri in Calabria, rimanevano sempre incantati da un posto così lontano e sconosciuto e per me era un motivo d’orgoglio mostrare le mie radici.
«Ho cominciato contattando i produttori che si trovano in Calabria, intorno ai posti dove sono cresciuto.
Facevo dei piccoli ordini e li vendevo nei mercatini e nelle fiere. Volevo prima capire se c’era interesse.
E il riscontro degli olandesi?
«Sono molto curiosi, c’è molta attenzione per i prodotti particolari e biologici. Molti di loro cercano l’esclusività, non si accontentano di un generico vino o formaggio.
Bilancio, tra costi e ricavi?
«Ho speso 100mila euro per la ristrutturazione e pago circa 3.000 euro di affitto per 120 mq. Inoltre sono subentrato a una falegnameria e non ho dovuto rilevare una licenza, di solito la buonuscita è di 30mila-40mila euro.
Come fai a garantirti sempre un flusso di ricavi su prodotti così particolari?
«Lavoro molto sui preordini. Mando una email proponendo determinati prodotti, raccolgo gli ordini e parte la logistica.
Il mio non è un classico negozio di prodotti enogastronomici, ma un posto dove entri e hai un contatto umano, ci sono sedie e tavoli in mezzo alla merce, ti spieghiamo quello che trovi quel giorno.
Organizzo eventi, degustazioni, concerti. Così puoi entrare e trovare un gruppo di olandesi che sbucciano i limoni per fare il limoncello. Per me è questa la soddisfazione più grande».(Millionaire) ↓