Due piani di meraviglie. E’ calabrese il museo dai reperti unici e straordinari.

Ospitato sin dal 1969 in una palazzina nel centro storico della città di Crotone, il Museo Archeologico Nazionale è tra i più ricchi e fortunati della Calabria.

L’edificio, composto da due piani, contiene tutti i più significativi reperti provenienti dalle zone archeologiche dell’intero territorio crotonese.

In particolare dal Santuario di Hera Lacinia sito in Capo Colonna.

A pian terreno, l’età preistorica propone asce ed armi litiche.

Ben documentata è l’età del ferro con ricchi corredi funerari e manufatti, vasi ed anfore di rara fattura e bellezza.

Al primo piano, la vasta sezione dedicata al cosiddetto “tesoro di Hera Lacinia“, una sala votiva con oggetti di altissimo valore artistico. (continua)

Tale ricco patrimonio, datato tra il VI ed il IV secolo, comprende capolavori come la sfinge alata, la gorgone, la barchetta nuragica.

Tra questi spicca lo splendido Diadema Aureo, conosciuto anche come “corona di Hera“, costituito da una fascia in lamina d’oro.

Altre sezioni documentano i santuari della zona: quello di Apollo Aleo a Krimisa, il tempio dorico di Kaulonia e un’area di culto a Punta Stilo. ↓

Nel 2007 il patrimonio museale si è arricchito di un askos.

Un unguentario di bronzo del V secolo raffigurante una sirena con corpo di uccello e testa di donna.

Due piani di meraviglie storiche di circa 3000 anni addietro che testimoniano brillantemente la storia magno-greca in Calabria.

 

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