Tra le meraviglie d’Italia il borgo Calabrese di Pentedattilo. (Foto all’interno)
Chi vive in Calabria di certo conosce Pentedattilo, il piccolo borgo incastonato tra le montagne aspromontane della costa jonica della provincia di Reggio Calabria. Un piccolo paesino legato a leggende di fantasmi e storie di amori traditi dove il tempo sembra essersi fermato.
Pentedattilo prende il nome dalla forma della rocca su cui giace, simile a una gigante mano di pietra (penta e daktylos cioè cinque dita). Il suo fascino è raccontato direttamente dalle parole scritte dall’inglese Edward Lear che, nel 1847, viaggiò per la provincia reggina.
Ultimamente nel borgo sta risorgendo una serie di attività: artigiani locali hanno aperto alcune botteghe per la vendita dei propri prodotti, ed è presente un ristorante. Il parziale ripristino del borgo ha compreso il rifacimento della pavimentazione della stradina principale ed il restauro di alcuni edifici.
Ed ancora, nella magica atmosfera di Pentedattilo si svolge, solitamente tra agosto e settembre, il festival internazionale di cortometraggi “Pentedattilo Film Festival” che accoglie ogni anno artisti da ogni parte del mondo.
Indimenticabili sono le passeggiate nelle strette stradine del borgo e la vista dell’Etna. Un panorama unico e suggestivo che offre tramonti carichi di magia.
E non sembrava vero poter tornare quindi a immergersi nell’atmosfera unica di Pentedattilo. Camminando al suo interno si sente una pace particolare, e si respira quel velo di mistero che lo pervade già da quando lo si osserva da lontano, simile quasi a un presepe intagliato nella roccia. Ci s’imbatte in piccole abitazioni antiche risistemate e ora sede di artigiani, o in negozietti da cui portar via qualche oggetto che vi aiuterà a raccontare cosa avete visto, passando dalla Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, davvero molto bella e anch’essa da qualche anno in parte recuperata, col suo antico campanile, e dalla Chiesa della Candelora.