Le indagini e le accuse a suo carico sono partite quando il padre del bimbo ucciso, ha fatto la macabra scoperta: il corpo del figlioletto, decapitato, giaceva nel garage, all’interno di un sacco della spazzatura. Chieste spiegazioni alla moglie, dapprima la donna gli aveva detto che era dalla nonna, salvo poi confessare che il corpo privo di vita si trovava all’interno della pattumiera.
La donna ha ammesso di aver tentato di annegare il bambino ma non ha fatto dichiarazioni in merito alla decapitazione. La coppia ha anche un’altra figlia, una ragazzina di 9 anni, ma non si sa se l’adolescente fosse in casa al momento del delitto.
Intanto, dopo la tragedia, sono emersi dei dettagli che potrebbero aiutare a spiegare quanto accaduto. Già nel 2015 i Servizi di Protezione dell’Infanzia avevano avuto a che fare con la famiglia, sebbene i figli non fossero mai stati tolti alla custodia dei genitori. E’ accaduto in Usa.
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