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Medici eroi in Calabria: equipe medica salva il piccolo Luca, bimbo di 45 giorni.

La storia di Luca De Nardo, che a soli 45 giorni è giunto in fin di vita al pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, è una storia di buona sanità.

Una sanità fatta di medici e infermieri competenti.

Che lavorano ponendo al centro delle loro prestazioni il bene del paziente. Che collaborano unendo le loro specializzazioni.

Giunto nel reparto di pediatria, al piccolo Luca è stata subito diagnosticata un’infezione generalizzata gravissima, con una compromissione di più organi.

Poche erano le speranze che potesse farcela.

E ora i genitori, Francesco De Nardo e Valentina Spadafora, colmi di felicità, dopo avere vissuto giorni di paura, ansia e sofferenza, sentono il bisogno di esprimere la loro riconoscenza al direttore dell’U.O. Pediatria dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, Giuseppe Raiola, e a tutti i medici e infermieri.

“In un periodo in cui si sente spesso parlare di esempi negativi della sanità pubblica, ci tengo a elogiare il reparto di pediatria”, ha affermato il padre di Luca.

“Un reparto eccellente – ha aggiunto. (continua)

Un reparto che gode di un’équipe di medici molto esperti e di uno staff infermieristico competente e capace di mettere a proprio agio i genitori, riuscendo a instaurare con essi un rapporto familiare”.

Abbiamo davvero sentito la loro vicinanza. E noi sentiamo il dovere di elogiarlo per la competenza, la disponibilità e l’umanità.

Ma anche per la tempestività dell’intervento, che è stata fondamentale per salvare la vita di Luca.

Tutta l’equipe medica e infermieristica del reparto di pediatria –  ha sottolineato la mamma – si è immediatamente mobilitata.

E ha proceduto, non solo a occuparsi dell’aspetto diagnostico, ma soprattutto anche dell’aspetto terapeutico.

Luca è stato monitorato continuamente, più volte al giorno, fino a quando via via i medici non sono riusciti a sciogliere la prognosi.

Se, quindi, Luca è guarito, è grazie a un sistema ospedaliero che si è rivelato efficiente.

“Come ci ha spiegato il dottor Raiola, – ha detto papà Francesco – è stato molto importante il fatto che noi genitori ci siamo affidati ai medici, mantenendo un atteggiamento tranquillo e di fiducia.

Ciò ha permesso a loro di lavorare con serenità, concentrandosi sul bambino”. fonte: strill.it

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