L’azienda calabrese di conserve, nota per il tonno in scatola, ha rinnovato la collaborazione avviata lo scorso anno e sposta temporaneamente un pezzetto di attività dallo stabilimento al carcere.
“Crediamo molto in questo progetto di formazione e lavoro con i detenuti e vogliamo trasmettere un messaggio di speranza e di fiducia in un futuro migliore per questo ragazzi”;
“Lo scorso anno e’ stato accolto con tanto impegno ed entusiasmo e pertanto non potevamo che replicare la collaborazione con il penitenziario di Vibo Valentia”, dice l’amministratore unico dell’azienda di Pizzo, Filippo Callipo.
“Cerchiamo non solo di stimolare riflessioni sul loro passato, ma di trasmettere positive progettualita’ per il futuro”.
L’azienda, con una storia di oltre cento anni, è arrivata alla quinta generazione e punta a trasmettere il messaggio di fare impresa nel rispetto delle regole: di recente è stata inserita dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato nell’elenco delle aziende nazionali con rating di legalità.
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