Un nuovo filone, noto come «nanomedicina», sta ottenendo promettenti risultati in campo oncologico attraverso sistemi in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali. ↓
Nora Bloise, biotecnologa calabrese nata a Belvedere Marittimo(CS) nel 1983, ma cresciuta a Papasidero(Cs) al lavoro presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Pavia, sta applicando questo approccio alla cura del tumore al seno.
«Sto sviluppando un nanovettore biocompatibile, in grado di attraversare i tessuti, intercettare e colpire solo le cellule tumorali.
L’idea è di produrre un sistema formato da atomi d’oro e polimeri non tossici per l’organismo umano, e arricchirlo in superficie di molecole ad azione antitumorale.
«Sono strutture molecolari molto piccole in grado di funzionare da “trasportatori” per altre molecole, ad esempio i farmaci. Il vettore che sto sviluppando ha un diametro di 4-100 nanometri. Un nanometro equivale a un milionesimo di millimetro».
«Esatto. Una volta sviluppato il vettore, si dovrebbero ottenere due risultati: circoscrivere la massa tumorale e determinarne la morte.
Questo è l’ennesimo esempio di un grande cervello calabrese al servizio della comunità.(Fondazioneveronesi.it)↓
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