Nel Parco Nazionale dell’Aspromonte un meraviglioso borgo presepe.(FOTO)
E’ uno dei 37 comuni che fanno parte del Parco nazionale dell’Aspromonte.
Il nucleo del paese, di struttura tipicamente medioevale, posto a 520 m. di altitudine, sorge su uno sperone di roccia, fiancheggiata da due valloni.
San Giorgio Morgeto(Rc) vanta un centro abitato che conserva ancora le sue origini antichissime.
In particolare lungo le vie offre un affascinante intreccio di tipiche scalinate e strette viuzze, seguendo le quali è possibile vivere entusiasmanti escursioni, “tuffandosi” in un passato ricco di cultura e magnificenza, grazie ai numerosi resti di culto. ↓
Il centro storico conserva ancora il fascino del borgo medioevale con i monumenti, gli edifici di notevole pregio architettonico, e le numerose chiese.
Ed ancora, acque sorgive e fontanine, prima fra tutte la maestosa Fontana Bellissima che domina la piazza principale della cittadina.
All’entrata del centro storico domina l’antico Convento dei Domenicani dove studiò Tommaso Campanella.
Esso fu uno dei quattro Monasteri Domenicani di tutta la regione Calabria, e fu protagonista di una storia davvero unica e spettacolare. ↓
Sulla cima, che si eleva alle spalle del paese, si trova il Castello risalente ai primi del 1296 quale tipico esempio di architettura normanna-sveva le cui origini sfumano tra storia e leggenda. ↓
Il mastio del Castello di S. Giorgio Morgeto domina ancora oggi la piana del Tauro ed il Tirreno dal Sant’Elia fino a Capo Vaticano: arricchito dallo sfondo panoramico con lo Stromboli e le Eolie, costituisce uno dei più significativi simboli del mito mediterraneo.
Altri tangibili resti sono le mura ed i basamenti delle torri, oltre alla “Cisterna”, oggi adibita a saletta mostre e/o convegni, mentre il Campo sottostante ospita concerti e manifestazioni culturali.
Curiosità: nel periodo natalizio migliaia di turisti invadono le viuzze e i “baghari” del centro storico per visitare il presepe artistico e il presepe vivente: il primo è costruito da un gruppo di artigiani del luogo e il secondo caratterizzato dalla genuinità dei bambini quali attori principali.