Partorisce a 15 anni, poi soffoca il neonato e lo getta nel sacco nero. Corpicino scoperto dalla nonna.

Aveva fatto un bagno caldo con l’obiettivo di risollevarsi dai “dolori mestruali” quando “inaspettatamente” è entrata in travaglio. Dopo un po’ ha dato alla luce il suo bambino, mentre sua madre si prendeva cura del padre malato al piano di sopra.

A quel punto la giovane avrebbe aggredito il piccolo – provocandogli una grave lesione cerebrale – prima di soffocarlo con un batuffolo di cotone due ore dopo, quando si era resa conto che era ancora vivo.

Secondo quanto ricostruito ha poi ha inviato un messaggio a suo fratello maggiore, chiedendo: “Quando esci, puoi mettere il sacco nero nel bidone della spazzatura per favore?”. (continua) ↓

Ma quando la mamma della ragazza ha guardato dentro, ha urlato istericamente “c’è un bambino nel sacco!”. La 15enne avrebbe poi chiesto: “È colpa mia? Ho fatto io questo?”, e più tardi avrebbe urlato: “È colpa mia, è colpa mia” mentre la famiglia si recava in ospedale.

Il bebè era nato la notte del 23 marzo 2019 e pare non avesse alcun problema. La giovane ha affermato che il bambino “non si muoveva né respirava dopo il parto” e ha usato un batuffolo di cotone per pulire la “roba” che usciva dalla sua bocca. L’imputata, ora maggiorenne, sta affrontando il processo per omicidio. Accusa che nega.

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