L’Inps fa notare come le ricadute inflazionistiche del 2022 si concentrano particolarmente sui pensionati italiani, specialmente quelli più poveri, che perdono tra il 2018 e il 2022 il 10,6% del reddito reale, perdita oltre dieci volte maggiore delle famiglie con solo redditi da lavoro.
La situazione è appunto poi esasperata dai contratti di lavoro, che molto spesso sono precari appunto e non consentono di avere dei contributi sufficienti per le pensioni.
“La previdenza rimane un punto centrale che chiediamo di affrontare a questo Governo e sarà una delle tante ragioni della mobilitazione del prossimo 7 ottobre” – queste le parole di Lara Ghiglione, segretaria confederale Cgil con delega alla previdenza.
Insomma per gli italiani continuano a non esserci buone notizie sul fronte delle pensioni. Vedremo se il Governo affronterà la situazione.
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