Un pane rustico, basso, profumatissimo e a forma di ciambella, ottimo da farcire con prodotti della tradizione gastronomica calabrese.
In passato la produzione della Pitta era strettamente legata ad altri due piatti tipici: u’suffritto, preparato con carne di maiale mista a frattaglie, e u’morzeddhu.
Sciogliere il lievito nell’acqua, unire la farina ed impastare energicamente;
Unire il sale e continuare a impastare per circa 15 minuti;
Fare lievitare l’impasto in un contenitore unto con l’olio per circa 6 ore in un luogo tiepido;
Dopo aver fatto lievitare il tutto fino a far raddoppiare l’impasto di volume, la pitta si rovescia su una spianatoia e si schiaccia con le mani, senza reimpastare, formando un disco alto circa un centimetro all’interno del quale si ricaverà il buco.
Sulla spianatoia aiutatevi con della buona farina di semola.
A questo punto si inforna per circa 30 minuti a 180 gradi.
Una volta cotta, via con la farcitura: tonno e cipolle di Tropea, ‘nduja, capocollo, provola silana, pipi e patati, melanzane sottolio, salsa di pomodoro e peperoncino, acciughe, olive, capperi e sardella.
Buon appetito ed evviva la Calabria!
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