Nella lotta del governo al reddito di cittadinanza c’è furore ideologico: non è una manovra, è una guerra ai poveri che amplia la faglia della diseguaglianza sociale”: lo ha detto Giuseppe Conte. “Mi metto nei panni dei percettori del Reddito di cittadinanza, la povertà non è una colpa. Tutti possono trovarsi in difficoltà. Campagna vergognosa da chi addirittura li accusa di volere il metadone di Stato come fossero dei tossicodipendenti”, ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio, ricordando alcune frasi di Giorgia Meloni.
Conte ha anche affermato che la riforma del reddito di cittadinanza che ha avviato il governo di centrodestra rischia di aumentare le tensioni sociali, tanto da causare disordini: “Temo disordini sociali, è la ragione per cui saremo in tutte le piazze per canalizzare e offrire una rappresentanza politica alla disperazione della gente. La funzione del M5s è questa, per evitare che le difficoltà economiche sfocino in rabbia, disperazione e gesti inconsulti. Questa preoccupazione che abbiamo ci spinge a dare ascolto alla gente”, ha detto.
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