Forti delle indicazioni testamentarie del padre Silvio, che li ha posti a capo della holding con una partecipazione complessiva del 52,48%, sono loro a capo dell’impero di partecipazioni costruito dall’ex presidente del Consiglio.
Spunta però un accordo. Secondo fonti giornalistiche i due fratelli, prima ancora dell’accettazione del testamento, avrebbero siglato un patto sociale che fissa la volontà dei due di agire in maniera coordinata su tutte le principali decisioni dell’azienda. (continua) ↓
In particolare, riferisce il Sole24Ore, il patto vincolerà i fratelli a votare insieme sia nelle assemblee delle holding in cui sono in comunione con i fratelli, sia in quella di Fininvest in cui partecipano ognuno con la propria.
Si tratta di una novità che segnala come i due fratelli prenderanno le decisioni future in modo unito. Anche attraverso incontri da svolgere almeno cinque giorni prima di ciascuna delibera per consultarsi sulle scelte strategiche.
Negli ultimi giorni, sono emerse nuove evidenze che potrebbero chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti.…
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