Un marito da 12 anni affamava la moglie perché non voleva una compagna grassa. L’uomo ora è accusato di maltrattamenti e di aver fatto morire di fame la moglie. Catherine Hartley ha spiegato che il marito Matthew la picchiava e limitava l’assunzione di cibi per tutti i 12 anni di matrimonio perché non voleva una moglie grassa.
L’uomo sosteneva che la moglie fosse grassa, quindi l’ha costretta a stare a dieta. Se mangiava prima di andare a letto, la obbligava a dormire sul divano perché non gli piaceva l’odore del cibo addosso a lei.
La donna racconta di altri episodi di violenza domestica. Un giorno la famiglia si trovava nel soggiorno quando Catherine chiese al marito di portarle un po’ di cibo perché aveva fame. L’uomo l’ha così afferrata alla gola, l’ha tenuta sospesa in aria e poi l’ha scaraventata sul pavimento, saltandole addosso e quasi strangolandola. Diversi gli episodi nel genere in cui l’uomo di divertiva a malmenarla e umiliarla. Inoltre Matthew aveva anche installato delle telecamere a circuito chiuso in ogni stanza della casa in modo da poterla controllare sempre.
L’uomo è arrivato persino a minacciare di colpire la famiglia di lei se avesse rivelato qualcosa, divertendosi a torturarla e terrorizzarla perché non aveva niente di meglio da fare.
La coppia si è incontrata quando Catherine aveva 15 anni e Matthew 25. I due si sono sposati nel 2006 e sin dal ricevimento di nozze l’uomo ha cominciato a controllarla. Anzi: subito dopo il matrimonio l’uomo l’ha afferrata per un braccio e l’ha trascinata via, impedendole di partecipare al banchetto di nozze.
Rimasta incinta nel 2012, poi, gli abusi sono peggiorati. Durante la gravidanza la donna soffriva di mal di schiena e una volta chiese al marito di massaggiargliela. Per tutta risposta lui le sferrò un calcio dicendole che era grassa e disgustosa. La coppia si è infine separata nel 2017, mentre il divorzio è diventato effettivo solamente quest’anno.
Nel frattempo Catherine aveva denunciato il marito per aggressione e Matthew era stato dichiarato colpevole (inoltre è stato anche condannato per aver aggredito un’altra donna). Catherine, però, non è contenta di come la giustizia lo abbia punito: dopo 12 anni di abusi, Matthew è stato condannato solamente a 12 mesi di supervisione col braccialetto ai polsi. Catherine chiede che vengano comminate pene più severe a persone come lui.