Tarantella calabrese: unica al mondo! Ecco perche’.
La tarantella calabrese è il ballo tipico del sud Italia, in particolare della nostra amata Regione.
Si tramanda che il suo nome derivi da “taranta”, termine dialettale delle regioni meridionali italiane per designare la tarantola e che la tradizione di questo ballo affidava al veleno di questo ragno effetti diversi, a seconda delle credenze locali: malinconia, convulsioni, agitazione, dolore fisico.
Il ballo è in coppia uomo-donna, ma può essere anche uomo-uomo o donna-donna, e avviene dentro ad uno spazio circolare di persone definito rota.
U mastru i ballu (maestro di ballo) si pone al servizio dei danzatori e dei suonatori e decide l’ordine con cui i componenti della rota possono ballare gestendone i turni.
È “buona creanza” che l’uomo entrando nella rota saluti con un gesto discreto i suonatori e la donna con cui si accinge a ballare.
Se quest’ultima è sposata o fidanzata verrà fatto un gesto di “richiesta del permesso” anche al marito/fidanzato.
La musica è offerta dagli strumenti tradizionali: la zampogna e i tamburelli.
Fasi di ballo:
- I musicisti iniziano a suonare e si compone la rota, il maestro di ballo si pone al centro
- Il maestro di ballo saluta i suonatori e accenna i primi passi della danza all’interno del cerchio
- Il maestro di ballo sceglie la prima persona dalla rota che ballerà con lui
- Il maestro di ballo sceglie un’altra persona da far ballare con la precedente
- Al grido da parte del Mastru i Ballu di: “Fora u primu” (fuori il primo) il primo ballerino scelto ritornerà nella rota e il mastru i ballu ballerà col secondo ballerino.
- Il maestro di ballo sceglierà il terzo ballerino da far ballare con il secondo e così via.
Per tutti gli amanti di questa danza tipica ogni anno vengono organizzati Festival o eventi nell’area grecanica come ad esempio il Paleariza, il Kaulonia Tarantella Festival e tante altre feste in piazza.
Evviva la Calabria, evviva la nostra formidabile Tarantella!